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domenica 13 maggio 2012

Si aprono necessità hanno bocche spalancate da mille soli e un cratere mi diluvia in petto lapilli furiosi Una volta era semplicemente estate .il tuo guardarmi. ora è fragore ad ogni passo Ogni abisso mi ricorda che te ne sai andare.




1 commento:

  1. HÉIA, UOMINI, COME L'ECO RIMBOMBANTE SUONI IL NOSTRO HÉIA.
    IL SIGNORE DEL MARE CHE SI STENDE AMPIAMENTE CON VOCE SERENA
    FECE DISTENDERE PLACATO IL PELAGO E FECE CALARE LA TEMPESTA,
    E I FLUTTI DOMATI SI FERMARONO PER MANCANZA DI SPINTA.
    HÉIA, UOMINI, COME L'ECO RIMBOMBANTE SUONI IL NOSTRO HÉIA.
    LA CARENA IN MOTO CON SFORZO BEN DISTRIBUITO TREMA PER I COLPI.
    ORA L'ACCORDO SORRIDENTE DEL CIELO COL MARE CI PERMETTERÀ DI CORRERE
    CON LA VELA PREGNA PER IL SOFFIO DEI VENTI.
    HÉIA, UOMINI, COME L'ECO RIMBOMBANTE SUONI IL NOSTRO HÉIA.
    LA PRORA EMULA DEL SALTO DEL DELFINO TAGLI LA DISTESA DEL MARE,GEMA ABBONDANTEMENTE, SI TIRI FUORI CON LE BRACCIA MUSCOLOSE
    E TRACCI UNA SCIA TRASCINANDOSI DIETRO UN BIANCO SOLCO.
    HÉIA, UOMINI, COME L'ECO RIMBOMBANTE SUONI IL NOSTRO HÉIA.
    TRAVOLGENDO I FLUTTI DEL MARE LA BARCA ODA HÉIA!
    SPUMEGGI IL MARE SCONVOLTO DAI REMI; NOI ANCORA HÉIA!
    IL LITORALE PER LE VOCI RITMATE AL REDUCE RISUONI HÉIA!

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