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martedì 31 gennaio 2012
bird-watcher Austria, Germania, Slovenia e Croazia in friuli venezia giulia
C’era solo l’imbarazzo della scelta nell’osservare all’Isola della Cona il variopinto tappeto colorato con una netta prevalenza del bianco, per la massiccia presenza delle oche selvatiche (circa 2mila) che, dopo aver svernato, per nidificare si preparano da febbraio a spiccare il volo verso i loro luoghi d’origine. È lo spettacolo che hanno potuto gustare i visitatori nelle passeggiate del fine settimana organizzate dall’associazione Co.Na. e la Sbic (Stazione biologica) in collaborazione con l’associazione “Il Mosaico” (che gestisce materialmente l’area protetta) per osservare l’incantevole spettacolo della moltitudine di uccelli che sostano alla foce dell’Isonzo. Se ne contano almeno 15mila. «Trovarsi immersi nella natura e lontani dai rumori della città – spiega la guida Nicoletta Perco – è uno spettacolo veramente incantevole. Poi se nell’escursione si riesce a osservare qualche rarità, allora la soddisfazione si può considerare doppia. Ovviamente le osservazioni avvengono a una distanza di sicurezza per non disturbare gli animali, altrimenti sentono rumori e scappano. In questo periodo la scena è meravigliosa anche a poca distanza dal centro visite. Basta fermarsi al primo osservatorio e vedere tutta l’immensa moltitudine di uccelli». Anche quest’anno i naturalisti della Stazione biologica della Cona stanno monitorando la massiccia presenza di volatili che, nonostante il freddo pungente, continuano a suscitare la curiosità di tanti appassionati e bird-watcher provenienti anche dall’estero (Austria, Germania, Slovenia e Croazia) armati di macchine fotografiche e potenti teleobiettivi per immortalare qualche raro esemplare. «Abbiamo osservato proprio nei giorni scorsi – afferma la naturalista Perco – quattro oche lombardelle minori , uccelli molto rari che arrivano dal Nord Europa e nidificano nella penisola scandinava. Erano mescolate assieme alla numerosa colonia delle oche lombardelle. Sono “saltate fuori” dopo un’attenta osservazione. In Europa ce ne sono solo 250 coppie». La naturalista ricorda che in questo periodo i visitatori, con l’enorme quantità di volatili presenti, possono individuare anche anatre quattrocchi, chiamate così perché hanno una macchia bianca dietro l’occhio, oppure le simpatiche anatre tuffatrici che amano andare sott’acqua o anche i cigni con il loro aspetto signorile. Inoltre, il bel tempo dei giorni scorsi ha tratto in inganno alcuni uccelli: pensano già alla riproduzione e costruiscono il nido. Sarà facile osservare, tra non molto, famigliole di animali con i loro piccoli passeggiare davanti al finestrone del bar. Lo scorso anno, sempre in questo periodo, nella Riserva si trovavano oltre ventimila uccelli, fra i quali eccezionalmente 4mila esemplari fra oche grigie, lombardelle, lombardelle minori, granaiole, zampe rosee, collorosse immortalate nelle immagini di Bruno Furlan. Una moltitudine tale di volatili difficilmente si può osservare nello stesso momento, specie per quanto riguarda le improvvise acrobazie in volo a “nuvola” con migliaia di esemplari.._by grand furlan_furlan ver _furlan rud__feat. by friul kaiser_.
italia
33040 Faedis UD, Italia
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